Palazzo Gala – Acerenza (Pz)

Il mare sulle colline di Acerenza

Acerenza è un comune della provincia di Potenza situato su una collina che osserva una delle zone più belle della Basilicata: l’Alto Bradano. Mentre arriviamo, sulla strada non passa inosservata la Diga situata sotto la collina. La cittadina si identifica nella maestosa Cattedrale, importante sede ecclesiastica che ne è il vero e proprio simbolo. Per questo è definita “Città Cattedrale”. La Cattedrale in stile romanico gotico e romanico pugliese è dedicata a Santa Maria Assunta e a San Canio, protettore di Acerenza. Al suo interno vi è la meravigliosa cripta, o cappella Ferillo, che possiede gli stupendi affreschi di Giovanni Todisco da Abriola, importante pittore lucano cinquecentesco. In pieno centro storico, è situato il ristorante “Palazzo Gala” gestito da Nicola Stefanile, maitre e responsabile di sala e dalla moglie Patrizia Viola, Chef. La struttura, rilevata nel 2008 dai coniugi Stefanile è inserita nel palazzo della Curia Vescovile a piano terra.

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La Cattedrale di Acerenza

Nicola, ci racconta che partito a 13 anni da Oppido Lucano (Pz), cittadina a circa 15 km da Acerenza, si è fatto le ossa nelle sale di importanti strutture di tutta Europa, tra cui l’Hermitage e il Cesare Augustus di Forte dei Marmi, il Palace di Saint Moritz e il Club Hotel di Davos. Rientrato in Basilicata nel 2008, per problemi familiari, decise di fare una promessa al padre investendo i suoi risparmi per creare un proprio ristorante nella sua Regione.

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Nicola Stefanile, maitre e proprietario del ristorante

Patrizia, la Chef, proviene da un percorso completamente diverso. La sua è una famiglia di macellai ed allevatori e lei si è diplomata in ragioneria. Quando il marito le comunica la scelta di investire in Basilicata, sostiene il marito e sposa interamente il progetto. Non avendo esperienza di cucina, per il primo anno affianca lo Chef Antonio Ferrara, con esperienze di rilievo tra le quali il Quisisana di Capri, e da lui impara le tecniche e i segreti dell’arte culinaria. Lo Chef Ferrara, con lei è severo e rigido perché vuole che lei impari subito a gestire la cucina finchè decide che Patrizia è pronta e finalmente può prendere le redini del locale. Lei, preoccupata ed intimorita per questa responsabilità, non si ferma lì e decide di iscriversi alle Federazione Italiana Cuochi e seguire tutti i corsi e le masterclass organizzate dalla Federazione stessa. Qui incontra lo Chef Battista Guastamacchia, attuale presidente dell’associazione Cuochi Materani, che ne riconosce subito le potenzialità, entra nelle sue grazie e le insegna le tecniche e i segreti dell’alta ristorazione completando la sua formazione. Nel 2019 la inserisce nel team regionale cuochi della Fic.

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Patrizia Viola, chef

Ci sediamo a tavola nella meravigliosa saletta cantina, e ci facciamo consigliare da Nicola per la scelta del menù. Come entrèe ci viene servita una “Frisella fatta con la pasta per la pizza con salmone marinato a crudo ed agrumi e zenzero, con burratina di bufala, cipolla in agrodolce, mentuccia e coulis di pomodoro”. La frisellina (una montanarina a forma di ciambella) era molto gustosa. Il salmone saporito, equilibrato e ben marinato, contrastava perfettamente con la freschezza della burratina e la dolcezza della cipolla.

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Frisella con salmone marinato a crudo ed agrumi e zenzero, con burratina di bufala, cipolla in agrodolce, mentuccia e coulis di pomodoro

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La saletta cantina

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Una sala

Nicola poi ci serve l’antipasto “Alta Marea”, un Tortino di polipo e patate, un’alicetta marinata, un tentacolo di polipo scottato, una coda di mazzancolle, una cozza e una insalatina di seppia su una maionese di barbabietola rossa. Mi ha stupito da subito la freschezza del pesce e il maitre ci ha confessato che il fratello ha una pescheria ad Oppido Lucano. Buone le marinature e le cotture.

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Alta Marea

Come primo piatto ci viene servito lo “Scrigno dello Chef”, Crepes ripiena di ricotta caprina e noci, in salsa di Mazzancolle e Gamberi rossi con olive di Ferrandina disidratate. Un primo gustoso che mi ha riportato un po’ all’adolescenza. Il ripieno si sposa bene con la salsa di crostacei freschi e ben lavorati.

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Scrigno dello chef

Il secondo preparato da Patrizia è il “Polipo al vapore grigliato su purea di fave e crostone croccante al rosmarino”. La cottura a vapore e la successiva grigliatura rende la carne morbida e succosa. Ottimo il contrasto con la purea di fave, un must della cucina lucana e pugliese.

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Polipo al vapore grigliato su purea di fave e crostone croccante al rosmarino

Incuriositi da Nicola, che ci racconta che il cognato, Donato Viola, lavora in un’azienda che si occupa della macellazione di capi rigorosamente locali, chiediamo di poter gustare un secondo a base di carne, uscendo fuori menù. Ci viene preparato un “Filetto di maialino nero, con funghi cardoncelli trifolati e pane di Matera”.
La carne era tenerissima e ben cucinata, succulenta e gustosa. Il cardoncello, fungo tipico del Sud Italia e della Sardegna è uno dei funghi più buoni, prelibati, carnosi e ha un inconfondibile sapore. Il pane di Matera reso croccante dalla tostatura in forno e successivamente ammorbidito dal fondo bruno finiva col completare questo piatto ben riuscito e che consigliamo vivamente.

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Filetto di maialino nero, con funghi cardoncelli trifolati e pane di Matera

Come dessert ci è stato servito il “Tulipano”, una cialda croccante con crema chantilly e frutti di bosco freschi nella versione invernale (nella versione estiva viene servita con crema al mascarpone e fragole fresche). Un dessert fresco leggero e delicato. Buona la crema chantilly rigorosamente fatta in casa.

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Il Tulipano

Come vino abbiamo degustato il Pipoli di “Vigneti del Vulture” Gruppo Farnese Vini, Greco-Fiano.

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Pipoli di “Vigneti del Vulture”

L’attenzione per le materie prime è uno dei principi alla base del concept Palazzo Gala. L’esperienza maturata da Nicola negli anni trascorsi fuori dalla Basilicata, è stata fondamentale per disegnare un locale su misura che riesce a far sentire subito gli ospiti a casa loro. Patrizia in cucina prepara piatti e pietanze con un grande rispetto per la tradizione ma strizzando l’occhio alle più moderne tecniche di lavorazione e preparazione degli alimenti. Assolutamente consigliata la visita a questa splendida cittadina dell’Alto Bradano e la sosta a pranzo o a cena in questo luogo ricco di storia e tradizioni.

Palazzo Gala

Lo staff

Palazzo Gala Ristorante
Largo Consigliere Gala (27,85 km)
85011 Acerenza (Pz)
Tel. +39 0971 741616
Facebook: Ristorante Palazzo Gala
Sito Web: www.palazzogala.com

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Tutte le foto sono di Mauro Di Leva Basilicata Gustosa