VENEZIA 78 Another love Story in Lido

Si è conclusa l’11 settembre 2021 la 78_ mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

E’ il festival cinematografico più antico del mondo, è nato nel 1932 ed è stato sospeso nel 1943-1944-1945 per la seconda guerra mondiale e dal 1969 al 1978. Nel 1979 è ripartito con l’edizione di Carlo Lizzani e da allora non si è più fermato. Neanche la pandemia dello scorso anno è riuscita a bloccare questa importante manifestazione. Il Direttore Barbera anche quest’anno è stato lungimirante e determinato e ha fatto si che l’evento abbia acquisito un valore simbolico elevato attraverso un comune senso di ripartenza e sempre nel rispetto totale delle norme anti Covid-19.

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Venezia vista dal Canale della Giudecca

Notevole il numero dei film in concorso nelle varie sezioni e le produzioni si sono fatte notare per la qualità delle pellicole. Come lo scorso anno l’aspetto Glamour del festival è venuto a mancare, con il muro che copriva il red carpet determinando un’edizione più sobria; pochi gli aperitivi, i party e gli eventi collaterali. L’accesso controllato dalle forze dell’ordine all’area del festival, permesso a tutti coloro che avevano la temperatura inferiore a 37,5 gradi e la mascherina, ha consentito un’eccellente gestione dell’evento. Obbligatorio per tutti il controllo con il metal detector. Nelle sale, invece è stata prevista una capienza massima della metà dei posti disponibili; infatti i posti erano alternati e durante le proiezioni era obbligatoria la mascherina per tutta la durata del film.

Venezia78

Jimmy Paige a Venezia 78

Purtoppo, durante il primo fine settimana, ci sono stati non pochi problemi relativi alla prenotazione dei posti. Come lo scorso anno era stata predisposta la prenotazione obbligatoria on-line dei biglietti fino a 72 ore prima della proiezione, ma il numero di accreditati era il triplo rispetto allo scorso anno e le sale con una capienza a metà del loro potenziale. Per questo motivo il presidente della Biennale Roberto Cicutto si è scusato pubblicamente per il sistema di prenotazione definendolo “un disastro”. Per prenotare i posti infatti bisognava puntare le sveglie a orari impossibili e smanettare davanti ai telefonini con la massima velocità per accaparrarsi i pochi posti a disposizione.

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Tim Roth e Charlotte Gainsbourg per la prima di Sundown

La routine degli accreditati al festival è sempre la stessa: vedere cinque o sei film al giorno per dieci giorni, alzarsi presto al mattino, partire con la prima visione alle 8.30 e uscire dalle sale cinematografiche in tarda serata. E’ questa la cosa più affascinante per chi ama il Cinema. Viaggiare nelle vite di innumerevoli personaggi, attraverso il percorso per immagini, costituisce una delle espressioni più alte dell’intelligenza umana e può essere a volte talmente incisivo da cambiare le persone e i loro orizzonti.

Tony Servillo

Tony Servillo a Venezia 78

La giuria, presieduta dal regista sudcoreano Bong Joon-ho, premio Oscar per Parasite, ha attribuito il Leone d’oro a L’Evenement, di Audrey Diwan che parla dell’odissea di una adolescente costretta ad un aborto clandestino nella Francia del 1963 ed è tratto da una storia vera. Premio alla regia a Jane Champion per il film Power of the dog e premio alla migliore sceneggiatura a Maggie Gyllenhaall per The lost daughter tratto dal romanzo La figlia oscura di Elena Ferrante. Leone d’Argento all’italiano Paolo Sorrentino per È stata la mano di Dio, film  che racconta il trauma della morte improvvisa dei genitori e la nascita della sua ispirazione artistica. Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile a Penelope Cruz per Madres Paralelas di Almodovar e a John Arcilla per l’interpretazione nel film On the job: The missing 8 di Eric Matti. Mercoledì 8 settembre si è svolto infine, il consueto consiglio direttivo del Cinit Cineforum Italiano di Mestre, da sempre attivo nel festival con iniziative collaterali e seminari,  presso il Ristorante 161 al Lido DI Venezia.

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Il Palazzo del Casinò al Lido