Cinema e Cibo

Ida Filazzola, amante del buon cibo e del cinema ci racconta la sua esperienza

Amo il cinema, o dovrei dire, da non esperta, i film, da quando avevo 8 anni e “Il Corsaro nero” è stato il primo visto al cinema…ebbene si, era il lontano 1976! Vivevo a Rionero in Vulture e, anche durante l’adolescenza, ho avuto la possibilità di coltivare la mia passione. Il cinema Vorrasi è stato il luogo in cui andare a nutrirmi di storie, inquietudini, risate, considerazioni, ammirazione per quei volti espressivi che catalizzavano la mia totale attenzione. Si andava con gli amici, col fidanzatino…e all’uscita mi sentivo sempre più arricchita, con qualcosa su cui riflettere (eh si, sono molto cervellotica come persona!). Col tempo ho cominciato ad acquistare DVD o a scegliermi film proposti dai palinsesti televisivi e la mia beata visione ha preso piede anche a casa, su un comodo divano. Ero appassionata di thriller, ma ben presto le mie preferenze si sono allargate e ora la mia curiosità mi spinge ad apprezzare quasi tutte le categorie di film (western proprio no!). Di recente ho avuto la fortuna di essere introdotta, da Daniele Bracuto, estimatore di cinema, tra i membri del “CineClub Pasolini – CINIT” di Barile. Questa esperienza che attualmente sto vivendo, oltre che offrirmi l’opportunità di coltivare la mia passione (e incredibilmente ritrovarne un’altra: il cibo!) ha aggiunto la compagnia di persone simpatiche ed intraprendenti e mi ha spinta a documentarmi con più rigore su quello che è il macrocosmo cinematografico. Kubrick, Aronofsky, Dolan, Lars von Trier e tanti altri, fotografia, piano sequenza, musiche, critiche e premi… leggo e divoro tutto ciò che c’è da sapere in merito. Devo dire che mi si è aperto un mondo, ancora più intrigante e appagante! Se poi a questo si sono aggiunte occasioni, insieme agli altri amici cinefili, di frequentare sagre, cene di degustazione, serate casalinghe con abbuffate di ottimo sushi handmade, giro pizza a go go…be…non sono questi tra i migliori piaceri della vita??? Vista e gusto, i sensi che per me inebriano più degli altri. Il cinema non è solo la fabbrica dei sogni o un laboratorio di idee, come comunemente si è portati a dire. Un film si guarda, si ascolta, si vive…un film si fa spazio nella mente e nel cuore, ti tocca corde profonde e intime, ti fa aprire senza barriere verso ciò che vuole comunicare. Un film che lascia il segno nel mondo delle nostre emozioni senz’altro fa sì che possiamo avere maggior consapevolezza di ciò che siamo e ciò a cui aspiriamo. E sempre a proposito di emozioni…che dire di un piatto ben presentato, di fronte al quale prima la vista si bea di magie cromatiche, forme, spazi, equilibrio, poi il gusto, che trasmette piacere, voluttà, appagamento…
Cinema e cibo: un binomio vincente e perseguibile ogni volta che se ne ha l’occasione! E forse non a caso alcuni termini sono comuni sia nel cinema che nella cucina: pizza!
Un grazie a Daniele Bracuto e ai ragazzi del cineforum.

Burratina di Andria su letto di verdurine in brunoise/Ristorante al Vicoletto Margherita di Savoia 

Il favoloso mondo di Amelie (2001) 

Stick di baccalà in panure di salvia su crema di formaggio/Chef Emilio Del Buono

Taxi Driver (1976)