Wonder di Stephen Chbosky

Wonder è l’ultimo film del regista statunitense Stephen Chbosky ( regista di Noi siamo infinito )

Questa pellicola parla della vita di un bambino di dieci anni di nome “August Pullman” (interpretato da Jacob Tremblay) e dei suoi gravi problemi causati da una malformazione cranio facciale la quale lo porta a indossare quasi sempre un caschetto da astronauta. Il bambino per i primi dieci anni della sua vita non è mai andato a scuola ed è stato educato dai suoi genitori, in particolare dalla madre insegnante che gli ha dato lezioni fra le mura domestiche. Nel suo decimo anno di vita quindi il piccolo August con l’aiuto e la decisione dei suoi genitori “Isabel Pullman e Nate Pullman” (interpretati da Julia Roberts, e Owen Wilson) viene convinto anche grazie all’incoraggiamento della sorella maggiore “Olivia Pullman” (interpretata da Izabela Vidovic) a frequentare la scuola pubblica per iniziare il suo primo anno alle Medie. Il piccolo August inizialmente ha dei seri problemi nel socializzare con gli altri bambini, specialmente con alcuni piccoli bulli, venendo spesso schernito e isolato, poi però grazie alla sua simpatia e al coraggio di altri bambini che andando oltre l’aspetto fisico hanno saputo valutarlo per la persona splendida e simpatica che è, instaura dei rapporti veri e duraturi di amicizia tra cui il piccolo “Jack Will” (interpretato da Noah Casford Jupe), il quale tra alti e bassi non lo abbandona per tutta la durata del film. Così il piccolo August a fine anno scolastico riesce addirittura a vincere un premio come miglior alunno grazie anche alle sue grandi doti nella scienza. Durante il film vengono raccontate le varie storie dei personaggi iniziando da August Tuzla Escort e i sacrifici di tutti i suoi famigliari, a partire dalla madre che ha dovuto mettere il suo talento d’artista da parte per dedicarsi pienamente al figlio, al padre che ha inventato un modo per non far sentire a disaggio il bambino con il casco d’astronauta per poi nasconderlo a tempo dedito e in fine ma non meno importante la sorella maggiore che a causa dei problemi del fratellino ha dovuto esser sempre la ragazza matura e responsabile senza potersi permettere le normali debolezze adolescenziali. Per tutta la durata del film si percepisce un’atmosfera di coinvolgimento mantenendo il tema del bullismo in modo leggero ma incisivo. Una pellicola adatta a tutti, grandi e piccini, che ci insegna ad andare oltre e che spesso per quanto la vita possa sembrare dura, guardando dentro noi stessi e portando a galla le nostre bellezze interiori possiamo abbattere qualsiasi blocco inculcataci dal quel mondo che spesso gira intorno all’apparenza.

Michele Centonze